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Testimonianza 1

Florian ha evidenziato problemi nello sviluppo sin dalla nascita: ha iniziato a parlare molto tardi e ha presentato difficoltà motorie. Florian è stato sottoposto a varie terapie, test e colloqui.
Due test audiometrici hanno dato esito negativo e nemmeno il colloquio logopedico ha potuto far luce, poiché Florian non presentava difetti di pronuncia e parlava persino con lessico ricco.
Florian percepiva male il proprio corpo e aveva un tono muscolare in parte debole. Ciononostante impara ad andare in bicicletta e ce la fa piuttosto bene con i pattini inline, mentre gli riescono difficili i giochi con la palla Quasi ogni giorno Florian versa qualcosa o urta contro qualcosa.
I suoi progressi a scuola sono molto lenti. A ginnastica non partecipa ai giochi di gruppo e se lo fa, non osserva le regole.
Nella lettura interpone pause lunghissime fra le parole e non riesce a ricordare le parole lunghe. Apprende molto lentamente la matematica e si blocca oltre il 10° passaggio.
Quando siamo in giro in macchina, non risponde alle domande del padre, cosa molto irritante poiché hanno in realtà un buon rapporto.
Al telefono non dà risposte e dopo non sa cosa è stato detto. 

Dal punto di vista emozionale è molto equilibrato, quasi troppo tranquillo, non ride forte e sembra sempre contento. Non si sa quasi mai cosa prova veramente.
Ha un atteggiamento emozionale distaccato praticamente verso tutti eccetto la madre.

Dopo la SAVP abbiamo riscontrato vari miglioramenti evidenti.
Innanzitutto abbiamo notato – e l’hanno soprattutto notato i nostri conoscenti - che Florian comunica in modo più diretto con loro. Ora la postura è più eretta, il corpo più tonico e Florian appare più presente di prima. Sovente ride forte e si arrabbia anche più spesso. Nel quotidiano è diventato più veloce, svolge cioè facilmente e rapidamente varie piccole azioni come indossare scarpe e giacca.  Per la prima volta ha anche afferrato spontaneamente la mano del padre.
A ginnastica, dopo circa 6 mesi di SAVP, ha anche potuto partecipare ai giochi di gruppo osservando persino le regole. Per lui orientarsi nei vari ambienti ora è più facile.
Va in bicicletta molto più sicuro e ha giocato a pallone spontaneamente con suo fratello. Ora riesce persino a giocare bene a volano. Percepisce decisamente meglio il proprio corpo.
Da quando ha terminato la SAVP ha versato solo di rado le bevande e urta molto meno contro gli oggetti.

Il cambiamento più evidente è stato il comportamento nei confronti del padre: ora ne comprende le parole, il che, ovviamente, ha ripercussioni molto positive. Anche al telefono il comportamento è migliorato.
Inoltre ha fatto molti progressi a scuola.
In matematica è più veloce e continua a progredire. Nella lettura ha abbreviato le pause tra le parole grazie alla migliorata comprensione.
Florian è diventato molto più sicuro di sé, ora non ha più paura di muoversi da solo, osa parlare con persone estranee ed esprimere i propri desideri, p.es. ordinare la pizza.

Grazie al training SAVP, Florian ora ha la possibilità di ridurre ulteriormente i suoi deficit. Certo, rispetto ai coetanei il suo ritardo nello sviluppo è ancora notevole, ma per la prima volta abbiamo davvero l’impressione che possa recuperare. Tutte le altre terapie, i colloqui e i vari test avevano prodotto soltanto cambiamenti minimi. I tanti riscontri positivi di insegnanti, parenti e conoscenti, nonché i cambiamenti sotto i nostri occhi, sono molto più di quanto mai avessimo sperato.
Anche Florian ha recepito piacevolmente la terapia.

Siamo veramente soddisfatti dei notevoli e duraturi risultati ottenuti da Florian con la terapia SAVP.


Testimonianza 2

Julian si è sviluppato in modo del tutto normale, anche l’inserimento nella scuola non ha creato problemi. Dopo che la maestra dell’asilo ci aveva chiesto se sentiva bene, l’abbiamo sottoposto alle necessarie visite come pure ad un test audiometrico che è risultato nella norma.
Abbiamo pensato semplicemente che Julian non ascoltasse quando giocava.

In seconda elementare il maestro ci ha riferito che Julian durante le lezioni si comportava da assente, cioè dopo 20 minuti era come se fosse solo più presente fisicamente. Questo era evidente soprattutto nei compiti in classe perché rispondeva sempre prima e in modo corretto alle domande più difficili, ma poi non aveva più tempo per quelle più facili oppure rispondeva in modo errato. Nella lettura leggeva sempre bene le prime righe, ma proseguiva poi in modo monotono e gli riusciva anzi difficile continuare.
Di conseguenza Julian ha preso lezioni di supporto da una pedagogista specializzata.

Nelle vacanze di primavera abbiamo optato per la terapia SAVP.
A maggio abbiamo ricevuto una telefonata dalla pedagogista specializzata. Lei e l’insegnante volevano sapere cosa avevamo fatto con Julian!
Erano rimasti colpiti di quanto Julian fosse presente per tutta la durata delle lezioni concentrandosi bene.
I compiti in classe risultano più equilibrati e Julian ora ha anche tempo di ricontrollare le risposte, tempo che prima non aveva proprio mai. Un ulteriore effetto positivo è che di notte dorme meglio, cioè senza interruzioni e soprattutto senza svegliarsi ogni notte.
Dopo la SAVP, le lezioni di supporto sono diminuite, ovvero sono diventate quindicinali, per essere definitivamente sospese alla fine dell’anno.

Grazie alla SAVP, Julian riesce a concentrarsi sulla materia di studio senza dover più cercare disperatamente di capire cosa è appena stato detto.


Testimonianza 3

Lisa, paragonata ad altri bambini, ha conosciuto uno sviluppo del tutto normale, ad eccezione della motorica e della comprensione, campi in cui era inferiore ai coetanei.
La scuola d’infanzia e i primi due anni di elementare erano già un pò problematici. Però più o meno Lisa riusciva ad “arrangiarsi”.

Nella terza e quarta invece, con l’aumentare delle esigenze, lei manifestava grosse difficoltà a capire le interrelazioni e faticava molto in matematica e nel dettato.
L’analisi intrapresa da due pediatri ha subito permesso di diagnosticare delle deficenze evidenti, senza riuscire però a catalogarle con precisione. All’epoca non si discuteva di terapia.
Col crescere dei gradi di difficoltà, e malgrado il suo piacere di andare a scuola, il rendimento di Lisa nelle materie sopraccitate cominciava a pesare seriamente sulla bambina.
Cominciava anche ad isolarsi regolarmente ed a lamentarsi in continuo di stanchezza, essendo la scuola diventata uno sforzo psicofisico considerevole.

Alla fine della terza e della quarta il passaggio dell’anno scolastico era in forse. Questa discussione aumentò ancora il disagio di Lisa in quanto frequentava la scuola volentieri e non voleva assolutamente perdere i suoi amici della classe.
Allora conoscenze nostre ci hanno parlato per la prima volta di Stimolazione AudioVisiva della Percezione (SAVP) e di seguito ci siamo informati in merito.

Dopo un’analisi preliminare precisa abbiamo deciso a favore della terapia.
Determinante è stato il fatto che la terapia è limitata nel tempo, mentre il suo effetto dovrebbe continuare a farsi sentire. Durante e immediatamente dopo la terapia nostra figlia non ha evidenziato nessun cambiamento, il che ci aveva deluso un po’.
Ma ci hanno poi informato, che i primi cambiamenti si fanno sentire solo a terapia ultimata e talvolta solo dopo 6 mesi.

Ed in effetti Lisa ha cominciato a migliorare poco dopo la fine della terapia: Di colpo era meno stanca, più allegra e si presentava più fiduciosa di prima. Ma è migliorata particolarmente nel dettato ed in matematica, ed ha cominciato a capire meglio i compiti che le venivano imposti.
Prima soleva dire che non aveva capito il compito. Anche se dopo la terapia continua ad avere diversi problemi, adesso vive meglio queste difficoltà.
Rispetto a prima della terapia, i problemi le pesano meno.

Ci è stato poi consigliato di fare dopo un’anno una specie di terapia di assestamento su quattro giorni, un lavoro che le ha permesso di migliorare ulteriormente e di diminuire ancora le sue deficenze.
Per nostra figlia è stato un successo.